mamma con bambino autistico | Mente Autism

L’aspetto del bambino autistico è normale. Spesso sembrano solo pensierosi o ansiosi in realtà riescono difficilmente a concentrarsi o a focalizzarsi su un compito e questo li conduce verso l’isolamento.

Questi primi tratti comportamentali possono condurre a considerare i bambini inizialmente sordi perché ignorano selettivamente il linguaggio e le richieste di attenzione loro rivolte.

Il disturbo autistico, insieme ad altre quattro forme più o meno lievi, rientra, secondo il DSM IV (Manuale Diagnostico e Specialistico dei Disturbi Mentali) in una categoria di disordini denominata Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, chiamati più spesso Disturbi dello Spettro Autistico.

 

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Incapacità di entrare in rapporto con la gente

La cosa che accomuna il bambino con autismo è l’incapacità di entrare in rapporto prima con se stessi e di conseguenza con i suoi coetanei , creando fin dalla tenerissima età una sorta di isolamento. I bambini autistici spesso non sembrano differenziare le persone più significative, questo ha quindi portato a situazioni in cui la separazione dalle persone più care non creare alcuna ansia, anche nel caso in cui vengono lasciati con gli estranei. Questo anche perchè in alcuni situazioni viene a mancare lo sviluppo di un legame affettivo e di attaccamento (ma non sempre questo è totalmente assente), che a volte si viene ad accentuare in quanto il comportamento del bambino è portato a respingere le premure che sono solite farsi alla tenera età, con abbracci e coccole.
Non hanno voglia di giocare con i loro coetanei, quasi si rifiutano nella maniera più assoluta. Con la crescita l’assenza di empatia può essere interpretata come mancanza di impegno nei confronti dei sentimenti degli altri bambini. Questa incapacità di comprendere concetti complessi come “metafore ed associazioni” li rende estranei alla prospettiva altrui.

 

L’interferenza nel gioco

concentrazione bambino autistico nel gioco Tutto ciò fa sì che Il rapporto con le persone e con il mondo esterno diventi un rapporto “atipico”, infatti comprendere la loro “logica” significa spesso allontanarsi da tutto ciò che oggi riteniamo linguaggio convenzionale, stereotipato, complesso . Anche nel gioco, il bambino autistico dimostra essere molto legato alle sue cose ed ai suoi giochi, intromettersi per esempio nel gioco sottraendo un oggetto di suo interesse, provoca una reazione del bambino di lotta contro “la mano” che glielo ha tolto ma non con la persona; una volta recuperato l’oggetto il bambino si tranquillizza immediatamente.

La sfida, per il mondo esterno, è di insegnare loro, modi più appropriati per esprimersi e trasmettere i loro bisogni.

 

 

Le stereotipie del linguaggio

I problemi in merito al linguaggio si esplicano al mondo esterno con la ripetizione di parole o combinazioni di queste, gli stessi pronomi vengono ripetuti come sono uditi, senza essere adattati, e tutto ciò fa si che a volte fino a cinque anni circa, si riferiscono spesso a se stessi come “tu” e alla persona alla quale si rivolgono come “io”.

Allo stesso modo ci sono invece bambini autistici con un vocabolario superiore rispetto alla media, con capacità di memoria stupefacente su dati, ricorrenze, poesie e storie.

 

Il mondo che li circonda

foto bambino autistico | Mente Autism Il bambino autistico è caratterizzato dalla ricerca ansiosa dell’uniformità nel proprio mondo. Cambiamenti improvvisi sia nelle abitudini familiari, nel posizionamento di oggetti o creazioni di ombre all’interno del loro spazio usuale, creano sicuro turbamento.
Azioni rigide, ripetitive, monotone ed insolite caratterizzano non solo i comportamenti ma anche le attività del gioco del bambino. Creare ordine, impilare, mettere in fila oggetti è un’attività tipica ma che risulta fine a se stessa e non funzionale ad una attività di gioco o ad una simulazione. I movimenti stereotipati, i manierismi sono per loro strutture mentali.

Gli sbalzi umorali del bambino autistico che lo rendono instabile agli occhi del mondo circostante sono spesso interpretati come “capricci” quindi senza motivo apparente.
L’impossibilità di comunicare spesso si rivela attraverso altre caratteristiche comportamentali come l’ipercinesia e l’autolesionismo (battere la testa, mordersi, graffiarsi e tirarsi i capelli).

La sensibilità sensoriale dei soggetti autistici può essere altissima al punto che suoni, odori, fibre di tessuto, contatti con la pelle possono provocare reazioni compulsive.

Oggi, Grazie a Mente Autism è possibile migliore il comportamento dei bambini autistici attraverso alla tecnologia Neurofeedback.

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